Il nostro impegno di base è di accogliere i bisogni dei bambini e dei genitori rispettando quello che riteniamo il primo desiderio di ciascuno, cioè di essere accolto nelle relazioni con le proprie caratteristiche individuali, senza essere giudicati.
Il bisogno di esprimersi liberamente è un’ esigenza di base che si attua normalmente attraverso il modo di giocare. Per una crescita equilibrata è importante che il bambino nel gioco si confronti coi suoi desideri, sulla spinta della ricerca del piacere nel gioco.
Qualora ci siano delle difficoltà o dei disturbi nello sviluppo psicomotorio diventa ancora più importante che il bambino riesca a comunicare con tutto il corpo nella sua globalità. Spesso i disturbi di comportamento manifestati dai bambini sono l’unico modo possibile, in quel momento, di richiedere qualcosa per risolvere un proprio disagio.
Di fatto anche l’attività di presa in carico e di terapia psicomotoria è possibile grazie al gioco: la stanza psicomotoria diventa il “luogo speciale” in cui possono emergere i contenuti emotivi interessanti e significativi, all’interno del gruppo o del rapporto individuale con la psicomotricista. L’aiuto della psicomotricista consiste nell’orientare l’attività, spesso disorganizzata e caotica, per costruire insieme un “senso”, che diventi un “vissuto“ consapevole del bambino nel percorso psicomotorio.
Nella terapia psicomotoria si crea una relazione di contenimento affettivo che aiuta il bambino a giocare in libertà , cioè a permettersi di sperimentare i propri desideri nell’azione, mentre l’adulto lo sostiene di fronte all’insuccesso, e contemporaneamente gli mostra i confini e i limiti delle regole sociali. È quindi importante lavorare sulla accettazione delle regole , sulla motivazione e la capacità di reagire alle frustrazioni perché sono alla base della creazione della propria autostima e resteranno poli emotivi determinanti nel percorso evolutivo personale oltre che nell’apprendimento prescolare e scolastico.
La strategia educativa non prevede soluzioni preconfezionate, ma si costruisce mettendosi in gioco nella relazione col bambino. Si tratta di un percorso di ricerca di comportamenti consapevoli ed efficaci in base al proprio stile educativo e alle caratteristiche personali del bambino.
A volte può essere di aiuto essere guidati in un percorso di confronto individuale o di gruppo sul ruolo genitoriale , altre volte può essere utile ricostruire alcune tappe della propria crescita e confrontarsi con l’ immagine interna dei propri genitori .
Proponiamo quindi sia per genitori che per bambini un approccio di tipo prevalentemente psicomotorio , senza trascurare l’importanza della collaborazione con altre figure professionali che potrebbero contribuire nella fase osservativa o in proposte di intervento complementari.
