L’osservazione della realtà educativa attuale mostra sempre maggiori disturbi di concentrazione e di attenzione nei bambini in età prescolare e scolare, e rileva un aumento delle difficoltà specifiche nello sviluppo grafico.
Spesso bambini intelligenti e vivaci, non presentano altrettanto buone capacità di adattamento nei percorsi di apprendimento.
Riteniamo che il motivo per cui i disturbi della scrittura sono in aumento sensibile all'interno della popolazione scolastica sia dovuto alla scarsa stimolazione, nelle prime fasi dello sviluppo, delle autonomie nelle abilità fini motorie, mentre le richieste scolastiche delle stesse competenze sono poco graduate e prevedono tempi veloci di riuscita.
Qualora si evidenzino difficoltà e lentezze nell’apprendimento della scrittura le linee guida non prevedono la diagnosi di disgrafia come DSA (disturbo specifico dell'apprendimento) prima della fine della classe seconda perché giustamente garantiscono ai bambini tempi di apprendimento e di esercizio prolungati, prima di catalogare un ipotetico "disturbo". Indipendentemente da questo è importante intervenire prontamente con supporti specifici affinché non si crei una situazione di disistima nociva per gli apprendimenti futuri.
La difficoltà ad organizzarsi in uno spazio “quaderno” con l’orientamento richiesto dalla scrittura (da sinistra a destra) deriva dal deficit delle competenze nell’ organizzazione spaziale che il bambino dovrebbe invece avere sperimentato e interiorizzato a livello corporeo in un periodo precedente.
Dal punto di vista psicomotorio siamo certe che sia inutile e controproducente anticipare e aumentare le stimolazioni grafiche sotto forma di schede o materiale simile, ma riteniamo fondamentale offrire ai bambini percorsi di allenamento specifici.
In quest'ottica abbiamo progettato percorsi di gruppo con attività psicomotorie di rinforzo dei prerequisiti scolastici: coordinazioni motorie oculo manuali, giochi per integrare le coordinate spaziali e temporali e per esercitarsi nei movimenti più fini delle mani.
Quando sono presenti queste difficoltà, all’ingresso della scuola primaria, i bambini si confrontano con sentimenti di inadeguatezza e disistima sui quali è necessario intervenire prontamente.
Riteniamo che sia importante stimolare la motivazione e mantenere alto il desiderio di diventare più abili e competenti, per questo obiettivo crediamo nell’utilità del lavoro di gruppo.
Affrontare insieme ai pari difficoltà condivise e graduate, col sostegno dell’adulto nei momenti di frustrazione, favorisce la consapevolezza delle capacità reali acquisite rendendo più stimolante anche un percorso "faticoso" di allenamento.
I percorsi psicomotori di gruppo sono preceduti da incontri individuali di osservazione psicomotoria per conoscere le modalità relazionali del bambino.
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È necessario analizzare gli elementi di forza e di debolezza nelle competenze psicomotorie al fine di definire gli obiettivi individualizzati su cui lavorare nel progetto di gruppo.
Sono previsti due momenti in successione:
